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Le celebrazioni del centenario del profugato dei cittadini di Campolongo sul Brento a Fermo dopo la rotta di Caporetto

In seguito alla sconfitta di Caporetto molti cittadini di Campolongo sul Brenta dovettero scappare e da profughi vennero accolti .

Per ricordare questi avvenimenti il Comune di Campolongo ha organizzato un momento celebrativo (con un’iniziativa solenne ed un concerto) al quale è stato invitato il Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro.

Il ricordo è avvenuto nel corso di un Consiglio Comunale straordinario che si è tenuto in un luogo insolito per la politica vale a dire nella Chiesa Parrocchiale di Campolongo dove hanno preso parte autorità civili, militari, religiose e i cittadini. A partire dal sindaco Mauro Illesi.

Il sindaco di Fermo ha così commentato “ Memoria è la parola chiave per poter comprendere il passato e vivere il futuro, affrontarlo con consapevolezza – è memoria ricordare l’innato spirito dei fermani che, in nome della loro naturale vocazione, accolsero e ospitarono uomini, donne, bambini e anziani scappati dagli obbrobri e dalle brutture della guerra. Un fatto che non può essere assolutamente dimenticato, emerso grazie all’accurata ricerca condotta dagli studenti dell’Itet “Carducci-Galilei” di Fermo nel 2015 e che è valso loro un premio della Prefettura e dell’Ufficio Scolastico regionale . Principi come l’accoglienza e l’ospitalità – ha detto il Sindaco Calcinaro – oggi diventano di straordinaria attualità e questo fatto storico può assurgerne ad esempio per la società e per i giovani, insegnando loro a saper andare incontro ai moderni esuli, ovvero chi fugge da guerre, fame e disperazione con lo stesso spirito con cui, senza alcuna distinzione, i fermani aprirono le porte delle loro case e soprattutto le loro braccia agli amici di Campolongo per essere di sostegno e di aiuto e creare le condizioni per ripartire e costruire un futuro migliore”.”.

Il Sindaco di Campolongo Mario Illesi ha altresì dichiarato :”“La data dell’11 dicembre 1917 per noi è stato un momento doloroso ma la solidarietà ed il riconoscimento non possono essere dimenticati. Per questo abbiamo anche dato alle stampe una pubblicazione sul periodo del profugato per non dimenticare e soprattutto per far conoscere quanto avvenuto alle future generazioni”.

campolongo sul brenta

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