Il Monte Grappa
Il Monte Grappa durante la Prima Guerra Mondiale , combattuta dal 1915 al 1918 contro l’impero Austro – Ungarico, assunse un valore determinante nelle ultime fasi della guerra dal novembre 1917 all’ottobre del 1918. Nel Monte Grappa nel giro di pochi mesi di guerra furono costruite innumerevoli opere difensive, che tuttora troviamo disseminate per l’intero massiccio, baraccamenti, gallerie, trincee e postazioni. La più importante opera costruita dai genieri italiani fu la Galleria Vittorio Emanuele III. E’ un’opera di fortificazione militare veramente grandiosa, realizzata in appena dieci mesi, dal novembre 1917.
Le Gallerie del Merlo
Durata prevista: 3 ore
Punto di partenza: m150slm; punto d’osservazione: m350slm
Tramite il percorso, lungo i sentieri CAI 35 e 36, si visitano alcuni siti della Prima Guerra Mondiale
Motivi di interesse: storico, per le testimonianze della Grande Guerra; paesaggistico, per gli scorci panoramici sul Canale di Brenta.
Sono previste, in condizioni ottimali, il trekking sui sentieri con spiegazioni della guida e tappe al punto d’osservazione all’apice ed alla ‘Galleria di Angelo’.
Le opere belliche di difesa realizzate per la Grande Guerra sono state recuperate di recente.
Caratteristiche del sentiero
I sentieri di montagna hanno una pendenza pronunciata per consentire un transito rapido, perlopiù non prevedono zone panoramiche ed aggirano le asperità del terreno solo se necessario.
Le sezioni si salita/discesa sono sistemate con rocce a formare gradini; in alcuni casi, si è rilevato che la pendenza dei singoli scalini è rivolta verso la cima, particolare che facilita l’ascesa e limita i danni da caduta, specialmente nel periodo delle gelate invernali.
Cenni storici
Il dispiegamento di gallerie e trincee testimonia la grande importanza che questa area rocciosa ebbe per il controllo della Valbrenta e della Val Frenzela(Valstagna) durante la Prima Guerra Mondiale, nella possibilità di un’invasione da Nord da parte dell’impero Austro-Ungarico.
Tali opere furono edificate a partire dal 1916, con lo scopo di dare supporto alle sistemazioni difensive sul Monte Grappa e di garantire collegamento e continuità con le difese preposte sull’Altopiano di Asiago, attraversando la Valle del Brenta. I lavori più importanti in questo ambito erano quelli di Carpanè e del Merlo, facenti parte di un sistema di sbarramento avanzato detto di Rivalta, in seguito collegato con quello sull’altra sponda del fiume.
Il Covolo di Butistone
Il Covolo di Butistone è un’antica fortificazione militare che sbarrò il Canale di Brenta tra Primolano e Cismon del Grappa fino alla fine del Settecento, svolgendo le funzioni che poi furono delegate al forte Tombion edificato nel XIX secolo. Il Covolo era stato eretto a difesa di una delle principali vie di comunicazione tra la penisola italiana e la Germania. Esso era composto di due parti: una casa del dazio, dove sin dal Medioevo si riscuoteva la tassa per le merci in transito, e la fortificazione militare che sorgeva in grotta. Oggi sono visibili i resti della fortificazione, alla quale si accedeva anticamente solo per mezzo di una seggetta azionata da un argano, dove sono chiaramente identificabili l’altare di S. Giovanni Battista, la balaustra merlata, il pozzo, la cisterna, le postazioni per le colubrine, la prigione e la stanza per la truppa.