Il problema delle discariche torna al centro del dibattito politico dell’Altipiano di Asiago.
Il sindaco Roberto Rigoni Stern è intervenuto ufficialmente durante il Consiglio Comunale di Asiago. Soprattutto dopo l’incursione dell’associazione “Vicenza si solleva” nell’ex discarica Melagon, che tanta preoccupazione pone anche nella Valbrenta per la possibile contaminazione del bacino idrico di Oliero, in territorio di Valstagna, nel complesso carsico delle famose grotte, derivante da una ipotetica fuoruscita di percolato dal corpo della discarica
Ecco l’intervento del Sindaco : «L’incursione, secondo il mio parere contraddistinta da atti di natura eversiva, ha avuto l’effetto quanto meno di riportare l’attenzione su questa L’amministrazione comunale è costantemente coinvolta nella ricerca di spiegazioni e di ragioni che possano convincerci circa la possibilità di mantenere nel sito quella mole di rifiuti. Questa amministrazione è sempre stata critica verso l’individuazione, avvenuta vent’anni fa, di quell’area posta sopra il bacino idrico di Oliero e proprio per questo abbiamo sempre chiesto il monitoraggio dell’ex discarica. Negli ultimi tre anni abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni circa la sua staticità, sia dal gestore della discarica Ava, sia dall’Arpav. In entrambi i casi emerge sostanzialmente un esito di ammissibilità e di plausibilità della discarica e di garanzia anche di staticità della stessa, che a quanto ci è stato detto è stata realizzata con standard di sicurezza maggiori rispetto alle norme allora vigenti. Per fugare comunque ogni dubbio il Comune è intenzionato ad affidare a un organismo sopra le parti l’espletamento di una perizia di tipo geologico per fugare i dubbi relativamente alla pericolosità di questa discarica». «Vorremmo altresì chiedere alla Regione un censimento di tutti i siti presenti sull’Altopiano dove sono stati gettati, autorizzati o meno, rifiuti negli anni precedenti alla realizzazione delle discariche controllate. Proprio come tutela cumulativa delle vie acquee sotterranee che dall’Altopiano alimentano le falde acquifere di tutta la pedemontana».
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