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Furto di Rame al Cimitero di Cismon del Grappa

Il rame è troppo prezioso per lasciarlo ai morti. Deve essere questo il ragionamento dei ladri che hanno deciso di razziare e rubare le grondaie del cimitero.
Rubate nelle notte le grondaie in rame delle famiglie Mocellini Rigo e Gobbo le tombe avevano parte delle tegole del tetto spostate e gettate a terra, le grondaie erano state staccate dal loro posto, in alcuni casi con lesioni della struttura funebri.
L’assurdo della situazione è che stiamo parlando del valore di neanche 100 euro di rame , invece i danni arrecati alla struttura del cimitero sono molti di più sicuramente qualche migliaio di euro .

Ecco il commento di Paola Mocellini titolare dell’albergo alla Posta di Cismon vittima del furto e del vandalismo.: In quella tomba di famiglia è sepolto mio padre, poi ci sono i nostri nonni, gli zii. È uno sfregio che fa male al cuore. Non ci importa tanto del danno economico, di quanto dovremmo spendere per rimettere tutto a posto, quello che fa davvero arrabbiare è che si siano permessi di andare a disturbare i nostri cari, che abbiano sfregiato la tomba dove riposano. Speriamo non capiti ad altri»
Ecco il commento dell’Assessore Livio Beraldin : «Questi fatti sono inammissibili, già è fastidioso quando vanno a rubare il rame dall’eco- centro, ed è capitato spesso, ma le tombe sono sacre. Non possiamo perdonare un insulto simile, non importa che ne siano state saccheggiate solo due, è come se avessero dato un pugno nello stomaco a tutto il paese». Per il momento sembra che non siano stati colpiti altri cimiteri della Valbrenta, la guardia resta alta. I carabinieri indagano anche attraverso la videosorveglianza. •

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