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Il futuro della ciclopista del Brenta

Tre le tante mirabili opere ed eventi che popolano il territorio della Valbrenta, vi sono anche alcune situazioni che rimangono in sospeso.

E’ il caso dell’incompiuta ciclopista del Brenta che dovrebbe collegare località Merlo a Carpané ed a San Nazario: allo stesso tempo, essa risulterebbe un nodo cruciale per quanto riguarda il collegamento tra San Nazario e Solagna.

Infatti, ciò consentirebbe un accesso alla pianura ed a Pove, che sono esclusi dai progetti ciclabili in merito alla destra Brenta.

Non è da sottovalutare che la suddetta ciclopista consentirebbe ai passanti ed agli abitanti delle frazioni di poter transitare in sicurezza, senza percorrere la statale 47.

Attualmente, essa è chiusa con un’ordinanza comunale, la quale è dovuta alle conseguenze di una frana del 2009, che, oltre a colpire in pieno un’abitazione, ha invaso più di trecento metri di percorso.

Per questo è necessario mettere in sicurezza l’area in questione, soprattutto attraverso l’installazione di reti per frenare la cadura massi: il problema è che tale intervento costa almeno 700mila euro, non facilmente reperibili dal comune interessato.

A tale proposito, la ciclopista del Brenta è chiusa da ben sette anni, proprio per il dissesto idrologico della zona; al contrario, in tempi recenti si sta procedendo con il prolungamento della ciclopista tra Valstagna e Campolongo.

Quest’ultima è un’opera dal costo di 1.8 milioni di euro ed è finanziata dalla Regione Veneto e dall’Unione Montana.

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